L’intelligenza artificiale sta sempre di più entrando nella nostra quotidianità; ma come fa ad elaborare così tanti dati, per scrivere testi, fare i compiti (non si fa!), o addirittura creare giochi con algoritmi?
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Quattro immagini create da IA per questo articolo |
Pensiamo ad esempio a Bard, un
intelligenza artificiale di Google, che per arricchire il suo archivio di dati
attinge informazioni dalle nostre ricerche su Google e apprendere nuove cose
per avvicinarsi sempre di più alla mentalità umana.
Ma l’intelligenza artificiale può essere anche
pericolosa, perché avendo a disposizione dati o immagini su di noi, qualche
malintenzionato potrebbe usarli per scopi illegali oppure violare la nostra
privacy.
Per farvi capire più o meno come “pensa”
chiederò all’intelligenza artificiale di creare un articolo su di lei:
“L’intelligenza artificiale (IA) è una
disciplina che studia se e in che modo si possano realizzare sistemi
informatici intelligenti in grado di simulare la capacità e il comportamento
del pensiero umano. Questa tecnologia è capace di simulare i processi di
apprendimento del cervello umano. L’obiettivo dell’IA è quello di semplificare
la vita all’uomo eseguendo vari compiti.
L’intelligenza artificiale è ormai ampiamente
diffusa e presente nei dispositivi o servizi che utilizziamo quotidianamente.
La si trova ad esempio integrata negli smartphone, negli assistenti vocali come
Alexa o Google Assistant, nelle auto a guida autonoma, ma anche sulle
piattaforme di streaming come Netflix o Spotify, che consigliano cosa guardare
in base ai contenuti fruiti in precedenza.
Le applicazioni dell’intelligenza artificiale
sono molteplici e in continua evoluzione. Ad esempio, si fa sempre più strada
l’impiego di sistemi di IA generativa, come il celebre chatbot ChatGPT, che è in
grado di generare un testo, anche complesso, partendo da una breve richiesta da
parte dell’utente, o i sistemi di generazione di immagini come Midjourney e
DALL-E.
Tuttavia, oltre all’uso pratico, l’IA può
portare anche problemi più o meno gravi. I più comuni sono quelli legati alla
diffusione di fake news e, nel caso dei generatori di immagini, di deepfake.”
Questo è solo un esempio di ciò che si può
fare con questo potente strumento, continuate a seguirci la prossima volta le chiederemo di risolvere un classico problema di matematica!