sabato 19 aprile 2025

Uova, lune e calcoli: cosa c’entra la matematica con la Pasqua?

 

Buona Pasqua a tutti! 🐣✨


 Oggi, mentre vi godete una fetta di colomba o cercate di aprire quell’uovo di cioccolato che sembra sigillato con l’attaccatutto  vi svelo una cosa che potrebbe sorprendervi: la Pasqua è una festa matematica. Sì, avete letto bene. Dietro a coniglietti, campane e uova colorate, si nasconde una faccenda bella intricata di numeri, cicli lunari e geometria. 

Quindi, mettete via il cioccolato per un minuto (ok, solo un pezzettino) e venite a scoprire il lato nerd – ma fichissimo – della Pasqua.

Ma quando cade la Pasqua?

Forse vi sarete accorti che Pasqua non ha una data fissa come Natale. Un anno arriva il 4 aprile, un altro il 16, e poi magari il 27 marzo. Ma chi decide? Un algoritmo segreto? I Maya? No, ragazzi, la colpa (o il merito) è tutta della matematica. 😄

La data della Pasqua cristiana si calcola in base a un criterio molto specifico: cade la domenica successiva alla prima luna piena dopo l’equinozio di primavera. Detto così sembra una frase da oroscopo, ma c’è della logica dietro. L’equinozio di primavera è fissato al 21 marzo. Da lì, si guarda la prima luna piena, e la domenica dopo quella luna è Pasqua.

E per sapere quando ci sarà la luna piena? Ci vogliono i calcoli astronomici, ovviamente. Cioè: matematica, cicli lunari, equazioni. Roba da calendario lunare, ma con più algebra. E per questo, nel Medioevo, ci si affidava ai monaci... che erano tipo i programmatori dell’epoca, solo con le tuniche e meno caffè.

Matematica antica e calendari

Già nel 325 d.C., al Concilio di Nicea, si decise di usare un metodo matematico per calcolare la Pasqua. Questo metodo si chiama computus (che già suona come un incantesimo di Harry Potter) e mette insieme il calendario solare con quello lunare. Insomma, è come far convivere due coinquilini completamente diversi… e riuscirci! 😅

Il computus usa cicli di 19 anni (detti cicli metonici) per far combaciare il Sole e la Luna. È come un gigantesco puzzle temporale dove tutto torna… più o meno ogni vent’anni. E questo è solo l’inizio: se volete un assaggio di algebra medievale, vi sfido a cercare la "formula di Gauss per calcolare la Pasqua". Non vi rovino la sorpresa, ma sappiate che coinvolge divisioni, arrotondamenti e qualche mal di testa.

L’uovo e la sua forma… matematica!

E l’uovo? Oltre ad essere la star delle sorprese pasquali (soprattutto se contiene una penna glitterata o dei soldi), l’uovo ha una forma affascinante: l’ovoide. È un solido che non è né una sfera né un’ellisse perfetta, ma qualcosa di più complicato.

I matematici l’hanno studiato per secoli, cercando di descrivere con equazioni la curva di un uovo vero. Ed è difficilissimo! Esistono modelli diversi – da quelli più semplici, come l’ellissoide allungato, fino a formule iper-tecniche con funzioni trigonometriche. Ma il bello è proprio lì: dietro un oggetto semplice e quotidiano, si nasconde un mondo di numeri e simmetrie imperfette. Un po’ come noi, no?

Elettra Carrozza