Buona Pasqua a tutti! 🐣✨
Oggi, mentre vi godete una fetta di colomba o cercate di aprire quell’uovo di cioccolato che sembra sigillato con l’attaccatutto vi svelo una cosa che potrebbe sorprendervi: la Pasqua è una festa matematica. Sì, avete letto bene. Dietro a coniglietti, campane e uova colorate, si nasconde una faccenda bella intricata di numeri, cicli lunari e geometria.
Quindi,
mettete via il cioccolato per un minuto (ok, solo un pezzettino) e venite a
scoprire il lato nerd – ma fichissimo – della Pasqua.
Ma quando cade la Pasqua?
Forse vi sarete accorti che Pasqua non ha una data
fissa come Natale. Un anno arriva il 4 aprile, un altro il 16, e poi magari il
27 marzo. Ma chi decide? Un algoritmo segreto? I Maya? No, ragazzi, la colpa (o
il merito) è tutta della matematica. 😄
La data della Pasqua cristiana si calcola in base a
un criterio molto specifico: cade la domenica successiva alla prima luna piena
dopo l’equinozio di primavera. Detto così sembra una frase da oroscopo, ma c’è
della logica dietro. L’equinozio di primavera è fissato al 21 marzo. Da lì, si
guarda la prima luna piena, e la domenica dopo quella luna è Pasqua.
E per sapere quando ci sarà la luna piena? Ci
vogliono i calcoli astronomici, ovviamente. Cioè: matematica, cicli lunari,
equazioni. Roba da calendario lunare, ma con più algebra. E per questo, nel
Medioevo, ci si affidava ai monaci... che erano tipo i programmatori
dell’epoca, solo con le tuniche e meno caffè.
Matematica antica e calendari
Già nel 325 d.C., al Concilio di Nicea, si decise di
usare un metodo matematico per calcolare la Pasqua. Questo metodo si chiama
computus (che già suona come un incantesimo di Harry Potter) e mette insieme il
calendario solare con quello lunare. Insomma, è come far convivere due
coinquilini completamente diversi… e riuscirci! 😅
Il computus usa cicli di 19 anni (detti cicli
metonici) per far combaciare il Sole e la Luna. È come un gigantesco puzzle
temporale dove tutto torna… più o meno ogni vent’anni. E questo è solo
l’inizio: se volete un assaggio di algebra medievale, vi sfido a cercare la
"formula di Gauss per calcolare la Pasqua". Non vi rovino la
sorpresa, ma sappiate che coinvolge divisioni, arrotondamenti e qualche mal di
testa.
L’uovo e la sua forma… matematica!
E l’uovo? Oltre ad essere la star delle sorprese
pasquali (soprattutto se contiene una penna glitterata o dei soldi), l’uovo ha
una forma affascinante: l’ovoide. È un solido che non è né una sfera né
un’ellisse perfetta, ma qualcosa di più complicato.
I matematici l’hanno studiato per secoli, cercando di descrivere con equazioni la curva di un uovo vero. Ed è difficilissimo! Esistono modelli diversi – da quelli più semplici, come l’ellissoide allungato, fino a formule iper-tecniche con funzioni trigonometriche. Ma il bello è proprio lì: dietro un oggetto semplice e quotidiano, si nasconde un mondo di numeri e simmetrie imperfette. Un po’ come noi, no?
Elettra Carrozza